In Basilicata, arroccata su uno sperone roccioso che domina il torrente Gravina, sorge una delle città più antiche e affascinanti del Mediterraneo. Matera, destinazione turistica che ha acquisito crescente popolarità nel corso degli anni, offre ai visitatori un vero viaggio attraverso millenni di storia, un luogo dove il passato e il presente si fondono in un’armonia straordinaria che lascia ogni visitatore senza fiato.
La prima impressione che si ha avvicinandosi a Matera è proprio quella di trovarsi di fronte a un presepe gigantesco scavato nella pietra. I celebri Sassi, dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1993, si arrampicano lungo i fianchi del canyon creando un intricato labirinto di abitazioni, chiese rupestri, cisterne e cunicoli che testimoniano un’occupazione umana ininterrotta da oltre novemila anni. Una straordinaria continuità abitativa rende Matera uno dei luoghi più antichi al mondo ancora oggi vissuto e abitato.
Un viaggio nella storia
Passeggiare tra i Sassi significa camminare nella storia. Il Sasso Barisano e il Sasso Caveoso, i due antichi quartieri che costituiscono il cuore della città vecchia, offrono un’esperienza unica al mondo. Le case-grotta, scavate direttamente nella calcarenite, sono testimonianze vivide di un’umanità che ha saputo adattarsi con intelligenza alle condizioni ambientali, creando un sistema abitativo perfettamente integrato con la natura circostante. I tetti di una casa diventano le strade per quelle superiori, in un gioco architettonico verticale che sfida le convenzioni urbanistiche moderne.
Particolarmente affascinanti sono le oltre centocinquanta chiese rupestri disseminate nel territorio materano, gioielli nascosti che conservano affreschi bizantini di rara bellezza, testimonianza del ruolo cruciale che Matera ha rivestito nel Medioevo come crocevia di culture e fedi. La Cripta del Peccato Originale, soprannominata la “Cappella Sistina” della pittura rupestre, offre uno spettacolo emozionante con i suoi affreschi del IX secolo perfettamente conservati.
La rinascita di una città simbolo
La storia recente di Matera è altrettanto straordinaria quanto quella millenaria. Negli anni Cinquanta, i Sassi erano considerati una vergogna nazionale, simbolo di povertà e arretratezza, tanto che il governo decise lo sfollamento forzato di circa quindicimila persone. Per decenni, il cuore antico della città rimase abbandonato e in rovina. Ma quella che sembrava una condanna si è trasformata in un’opportunità unica: grazie alla passione di pochi visionari prima, e a un progetto di recupero culturale poi, Matera è rinata dalle sue pietre.
Oggi la città lucana è un esempio virtuoso di rigenerazione urbana e culturale. Il riconoscimento come Capitale Europea della Cultura 2019 ha costituito il coronamento di questa rinascita, proiettando Matera sulla scena internazionale. Le antiche abitazioni rupestri sono state trasformate in alberghi di charme, ristoranti raffinati, botteghe artigiane e spazi culturali, mantenendo intatta l’autenticità architettonica ma offrendo comfort moderni.
L’esperienza del visitatore consapevole
Visitare Matera richiede tempo e la giusta disposizione d’animo. Non è una città da consumare frettolosamente, ma da assaporare lentamente, perdendosi nei suoi vicoli tortuosi, scoprendo angoli nascosti, sostando nelle sue piazze assolate. Il momento migliore per contemplare la bellezza dei Sassi è all’alba o al tramonto, quando la luce dorata accarezza le facciate di tufo creando giochi di ombre che esaltano la tridimensionalità di questo paesaggio urbano unico.
La cucina materana merita un capitolo a parte. I sapori genuini della tradizione contadina lucana trovano qui la loro massima espressione: dal pane di Matera DOP, cotto nei forni a legna secondo ricette secolari, alla cialledda, piatto povero ma ricco di gusto, fino ai peperoni cruschi croccanti che accompagnano molte preparazioni locali.
Ma Matera è anche una città viva, dove i giovani hanno scelto di restare o tornare, portando innovazione e creatività senza tradire le radici. È un luogo che interroga il visitatore sul senso del tempo, sulla capacità dell’uomo di reinventarsi, sulla possibilità di costruire il futuro valorizzando il patrimonio del passato. Visitarla significa partecipare a questo dialogo continuo tra ieri e domani, portando a casa non solo fotografie, ma una riflessione profonda sul valore della memoria e dell’identità.