
L’arte africana è ancora oggi, troppo spesso sottovalutata, ma oltre ad aver avuto un ruolo fondamentale nell’influenzare ed ispirare buona parte della nostra arte contemporanea e figure del calibro (tra gli altri) di Pablo Picasso, quest’arte, geograficamente a noi vicina, ma culturalmente spesso molto distante, ha notevoli altri pregi e meriti. L’arte africana apre ad un mondo di culture, lingue e tradizioni, religiose e non, che vanno esplorate e comprese meglio, perché possono arricchire non poco, anche l’osservatore occidentale medio. Maschere e altri manufatti hanno molto da dire e possono rappresentare una sfida davvero stimolante.
Tra le istituzioni culturali italiane che raccolgono e presentano manufatti dell’arte africana, così come oggetti di uso comune di quei popoli, c’è il Museo africano di Verona che grazie all’attività dei Missionari Comboniani ha avviato la sua attività nel 1938 per poi venire ripensato negli anni Settanta e ulteriormente aggiornato a partire dal 1996, diventando uno spazio aperto e uno strumento didattico per chiunque desiderasse conoscere meglio l’Africa. In pochi anni, il Museo si trasformò in un luogo di studio etno-antropologico importante, anche grazie alla sua biblioteca, con oltre 20.000 volumi.
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Museo africano di Verona
Vicolo Pozzo, 1, 37129 Verona VR
Tel.: 0458092199